Pubblicato da Editoriale Lariana e in vendita dall’Associazione Baule dei Suoni il nuovo Libro+CD dei Musica Spiccia. Musiche popolari provenienti da tutto il mondo.

Molteplici sono le interpretazioni del termine tràccia (s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). –) e noi dell’Associazione Culturale Baule dei Suoni lo sappiamo bene in quanto fin
dalla nascita della nostra Orchestra Musica Spiccia siamo andati alla ricerca e alla scoperta di brani ispirati alla tradizione musicale di vari Paesi di tutto il mondo.

Quindi alla ricerca di quei segni visibili e non, materiali e non, che sono rimasti come documento, testimonianza, eco o ricordo di un fatto, di una situazione, di una condizione. E di questi segni spesso la musica è stata il veicolo per tramandarne una serie di testimonianze ma anche per aprire un cammino nuovo, tracciando appunto la direzione verso nuove mete e orizzonti.

Le tracce sono anche dei residui, dei frammenti di qualcosa che non esiste più e senza delle quali non avremmo testimonianza della sua esistenza.

Punti di partenza dai quali tentare di ricostruire e rimettere insieme delle realtà e dei vissuti.
A volte sono un disegno schematico di una struttura da costruire, di un brano da comporre e, nel nostro ambito e in particolare in questo nostro ultimo lavoro discografico, sono stati per la prima volta per noi, un groviglio di canali nei quali passava il segnale audio registrato dai microfoni di ogni singolo strumento che veniva poi mandato ad altre singole tracce in un applicativo informatico che dopo averle acquisite digitalmente le ridistribuiva a singole tracce informatiche dello stesso applicativo che ce le avrebbe dovute fissare e restituire così come le avevamo eseguite.

Beh, tutto questo complicato processo a volte, come nella natura delle cose gestite dagli uomini non succedeva e qualche traccia spariva, poi riappariva, poi suonava diversa. E soprattutto prima di intraprendere il mixaggio un grande spavento ci colse. Per un certo periodo sembravano volatilizzate nel nulla delle intere esecuzioni.

Fortunatamente grazie comunque alle menti degli uomini, alla fortuna e alla stessa tecnologia, siamo riusciti a recuperare tutte le tracce. Pertanto, pensando di aver lasciato negli animi di tutti i partecipanti a questo lavoro e di tutti coloro che l’hanno supportato, un ricordo indelebile di questa esperienza piena di sorprese e nell’ottica di perseguire sempre tra le nostre finalità associative il recupero delle tradizioni musicali e della cultura popolare di tutto il mondo, con un occhio però sempre rivolto al futuro, abbiamo deciso di intitolare questo cd “Non perdiamo le tracce”.

Franco Pandolfo

Originally posted 2015-12-27 17:21:41.

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