Descrizione Progetto

Esistono già organizzazioni private in possesso di tecnologie civili che sono più potenti di alcuni piccoli governi statali.
Già nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che vide il predominio dei tedeschi, per lungo tempo fu utilizzato dall’esercito un sistema di comunicazioni segrete basato su una sofisticata tecnologia elettromeccanica.

Oggi una grande quantità di strutture professionali si occupa di produrre costruttivamente strumenti hardware e software utili alla comunicazione mentre una fitta schiera di hacker, singoli cittadini più o meno organizzati tra di loro, per gioco o sul serio, si occupa di infrangere la sicurezza dei sistemi informatici.
I precursori degli hacker non sono altro che quei critto­analisti che nei secoli passati inventarono metodi per intercettare e decifrare le comunicazioni cifrate.
Il loro operato ha cambiato più volte il corso della storia militare e civile, privata e pubblica.
Il prevalere sul nemico in guerra, il ritrovamento di tesori, la vita o la morte di re e regine sono dipesi molte volte dalla conoscenza dei metodi di cifratura e dei metodi crittoanalitici.
Oggigiorno, tempo di grande sviluppo degli imperi comunicativi appannaggio dei possessori delle tecnologie che accumulano big-data, è indispensabile imparare a smontare le tecnologie così come saperle costruire.
La rete internet nata prima come strumento militare trasformata in strumento di libertà da un gruppo di hippie sperimentatori della condivisione, è tornata ad essere strumento di controllo delle attività umane pubbliche e private.

Le tecnologie utili alla costruzione di un mondo in cui domina un sistema dittatoriale alla Grande Fratello di Orwell sono molto più che abbondanti.
Le caratteristiche degli attuali strumenti tecnologici lasciano intravedere un declino verso un totale controllo delle comunicazioni umane e un futuro prossimo in cui i possessori dei nostri dati determineranno la nostra esistenza in una misura che ora non è valutabile.

La soluzione a questa prospettiva sono l’antiglobalizzazione della comunicazione, lo sviluppo di tecnologie locali e non centralizzate, l’adozione di linguaggi umani riservati oppure non decifrabili da strumenti informatici.
Lo scopo di chi comunica e fa parte di un movimento dissidente è la conoscenza massima dei linguaggi tecnologici, ingegneristici e informatici per evitare di adottarli per il proprio pensiero.
Infatti l’evoluzione umana si può servire delle tecnologie per incrementare l’apertura della propria dimensione cerebrale evitando l’uso della mente meccanica che va delegata alle macchine.

Un esempio di linguaggio umano è la Bibbia originale, scritta in greco antico.
Martin Lutero propose una riedizione della Bibbia ritraducendola dal greco in modo innovativo e con una interpretazione molto più ampia rispetto a come veniva tradotta in precedenza.
Si accorse infatti che i singoli vocaboli in greco avevano fino a 12 significati diversi contemporaneamente, mentre la traduzione latina cattolica del testo originale interpretava molti vocaboli greci con un unico significato. La versione cattolica restringeva di molto le possibilità di poter decidere da soli come interpretare il testo sacro ancor più la traduzione cattolica dal greco quasi sempre trascriveva solamente l’accezione peggiore e più dolorosa del plurisignificante vocabolo greco.

L’utilizzo di linguaggi interpretabili secondo la propria dimensione interiore e sociale potenzia lo sviluppo del pensiero di tipo umano improntato alla libertà, mentre l’utilizzo per la comunicazione, dell’Homo sapiens, di linguaggi di tipo meccanico impone una mutazione neurologica violenta della specie che i dissidenti devono rifiutare.

Scopo finale di tali scelte è, a lungo termine, la costruzione di linguaggi che le macchine del Grande Fratello non potranno interpretare o potranno interpretare in modo impreciso o errato.
Per arrivare a questo risultato lo studio della tecnologia è indispensabile, al fine di imparare a non pensare come la tecnologia stessa.

A prova di tutto questo c’è il fatto inconfutabile che la sconfitta dei nazisti sia avvenuta grazie a due operazioni ad alto contenuto di pensiero umano:
l’hackeraggio del sistema di comunicazione segreto nazista da parte dell’inglese Alan Touring, fuorilegge condannato, in seguito, per la sua omosessualità, che ha costruito un metodo e una tecnologia per violare la logica della Macchina Enigma;
l’utilizzo da parte dell’esercito americano di un linguaggio non-militare, altamente umano, primitivo, locale e senza una versione scritta: la lingua nativa della tribù indiana Navajo. Nulla che c’entri con la civiltà, la tecnologia o la scienza.

Si deduce che per vincere una probabile guerra informativa potrebbe essere più importante saper disorientare una tecnologia esistente, piuttosto che crearne una maggiormente efficace, ed eventualmente saper parlare una lingua dialettale stretta, come potrebbe essere per noi un nuovo dialetto basato sul bergamasco stretto.

Le persone utili alla costruzione della libertà vanno cercate anche tra i disobbedienti, in coloro che infrangono le leggi senza danneggiare cose o persone, come l’atterraggio spettacolare sulla piazza Rossa da parte di Mathias Rust, un pilota privato occidentale.
L’individuazione di persone in grado di pensare liberamente va ricercata in alcuni segnali, come per esempio la non-coerenza tra ciò che dicono e ciò che fanno.

Altri soggetti da tenere in considerazione sono coloro che sperimentano modalità raffinate di uso del sistema cerebrale, in particolare in quelle discipline che considerano il corpo, con il suo sistema ormonale, un ulteriore apparato cerebrale. Tra queste discipline va citato il movimento buddhista-taoista Falun Gong, che pratica illegalmente e segretamente attività meditativo-marziali in Cina.
Le intuizioni derivanti da tale tipo di meditazione non sono ottenibili tramite l’utilizzo scolastico di schemi mentali di tipo cognitivo, e di conseguenza non esiste un computer, per ora, in grado di rendere obsoleta questa modalità mentale.

Dall’altro lato, i sintomi della chiusura verso il cambiamento sono presenti in coloro che non tollerano le incongruenze, che non tollerano i paradossi umani. Queste persone manifestano paura nel momento in cui scoprono che alcuni umani non hanno schemi cerebrali meccanicamente programmati.
Possono costituire un pericolo soprattutto se fanno parte di gruppi di umani che vivono in branco. La loro paura può concretizzarsi in un’aggressione di gruppo o istituzionale.

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